Tab Article
Narrare la tragedia che tanti migranti vivono può essere considerato, da chi non vuole affrontare un evento inarrestabile di una migrazione continua di esseri umani, una scelta insensata che non ha nulla di umanitario ma che mette in crisi i Paesi costretti ad accoglierli. Così si è creato un cordone egoistico di rifiuto da parte di vari Stati, con chiusure dei confini o con respingimenti forzati ed assurdi di tutti coloro che vivono, nei Paesi di origine, le persecuzioni, le ingiustizie, la fame, la povertà e le violenze sulla propria carne. Il libro non propone soluzioni all'esodo biblico dei popoli che si spingono verso nazioni che dovrebbero essere accoglienti e solidali, ma sottopone ai lettori una serie di drammi individuali di giovani e non che hanno vissuto e subito violenze e costrizioni di ogni tipo per affidarsi al "mare della speranza", il Mar Mediterraneo, per vivere da uomini liberi la loro vita. Il libro è da leggere senza avere pregiudizi o altro nei confronti di chi ha un colore diverso dalla nostra pelle, ma con ferma volontà di capire un mondo non lontano, ma diverso dal nostro.